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L’OCSE condanna la politica del Governo Italiano

Conte, Di Maio e Salvini fanno orecchie da mercante. Secondo loro va tutto bene.

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Purtroppo, l’OCSE  non è una cosa che si mangia, per cui non è facilmente digeribile quel che rappresenta e dice. Giocano su questo Conte Salvini e Di Maio per prendere in giro gli italiani. Ma ci sarà pure chi vorrà assaggiare il piatto che l’OCSE ha appena approntato per l’Italia nel suo ultimo rapporto:

1. Il Prodotto Interno Lordo Italiano (PIL) dovrebbe presentare un dato negativo dell’0,2% nel 2019 e un misero 0,5% nel 2020.
2. Il disavanzo delle finanze pubbliche passerà dal 2,1% del PIL nel 2018 al 2,5% nel 2019.
3. Causa la mancata crescita economica il debito pubblico salirà dal 132 al 134% del PIL.
4. L'abbassamento dell' età pensionabile a 62 anni con almeno 38 anni di contributi rallenterà la crescita nel medio termine, riducendo l'occupazione tra le persone anziane. Andrebbero abrogate le modifiche alle regole sul pensionamento anticipato introdotte nel 2019 e mantenere il nesso tra l'età pensionabile e la speranza di vita".
5.  Una maggiore adesione spontanea all'obbligo tributario e il contrasto vigoroso dell' evasione fiscale sono essenziali per aumentare il gettito fiscale, consentendo di ridurre le aliquote fiscali e rendendo il sistema tributario più equo.
6.  Evitare i condoni fiscali ripetuti.
7. Evitare di abbassare la soglia massima per i pagamenti in contanti.
8.  Il livello del trasferimento, previsto dal programma attuale del Reddito di Cittadinanza, rischia di incoraggiare l'occupazione informale e di creare trappole della povertà".

Il  segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria (foto), alla presentazione del Rapporto economico sull'Italia, ha aggiunto:
a. Oggi l'economia italiana è ufficialmente in stallo.
b. L'Italia continua ad affrontare significativi problemi in campo economico e sociale; per risolverli sarebbe necessario adottare una serie di riforme pluriennali per favorire una crescita più solida e inclusiva e ripristinare la fiducia nella capacità di riforma.

Conte, Salvini e Di Maio continuano a fare orecchi da mercante a queste considerazioni che, purtroppo, non sono solo dell’OCSE ma di tutti gli Organismi interni e internazionali che si occupano di queste cose. Continuano a sostenere che va tutto bene e che le loro scelte daranno frutti buoni. Ma basterà attendere pochi mesi perché capiscano il disastro che si prospetta; quando lo avranno capito, gli italiani ne avranno già subito le conseguenze.

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