Mentre nella maggior parte della penisola la stagione calda sembra finalmente arrivata, il Lecchese la domenica di San Lorenzo ha dovuto fare i conti con quello che si spera sia un colpo di coda di un irriconoscibile inizio d’estate. Una tromba d’aria si è abbattuta nella parte sud del capoluogo manzoniano, flagellata con particolare violenza, e in alcuni comuni vicini, comunque non nuovi a questo genere di situazioni: Olginate, Valmadrera, Malgrate e Pescate, il centro più colpito dopo Lecco (danni al parco Addio ai monti). Interdetta al traffico l’ex statale 639 Lecco-Bergamo: flusso automobilistico deviato.
La tempesta a Lecco, nei quartieri Maggianico, Chiuso e Bione, ha decimato un consistente numero di alberi mastodontici, secolari, e in alcuni punti il disastro per pochissimo non si è trasformato in tragedia. Come riporta il sito lecconotizie.com, a via Villatico un faggio che, cadendo, ha distrutto quattro auto e una moto, ha quasi sfiorato una palazzina abitata da sei famiglie. Al Bione, invece, un’altra vittima fronduta del maltempo ha distrutto il tetto di una roulotte del campo nomadi. Danni anche, e non irrisori, al patrimonio arboreo di due dei principali parchi della città, quelli di Villa Ponchielli e Villa Gomez (entrambi a Maggianico). Un albero crollato dal giardino che sorge intorno a quella che fu dimora del compositore de La Gioconda ha provocato lo sfasciamento di cinque utilitarie parcheggiate poco fuori; nello spazio verde già caro all’autore del Guarany, invece, i crolli dei fusti si sono avuti all’interno.
“Ora la nostra prima preoccupazione diventa quella di mettere in sicurezza tutti gli altri alberi pericolanti”, ha detto il sindaco della città, Virginio Brivio (Pd), che con i suoi assessori si sta spendendo per far sentire la presenza del Comune nei luoghi funestati dal maltempo.