Il blocco della libera circolazione delle persone e delle merci da parte del cosiddetto "polisario" minaccia la pace e la sicurezza nella regione del Maghreb e del Sahel, ha affermato il vicepresidente della Camera dei deputati ceca e presidente del gruppo di amicizia Ceco-Marocco, Vojtech Filip.
"Il blocco della libera circolazione delle persone e delle merci da parte del polisario minaccia non solo i diritti legittimi del Regno del Marocco, ma anche la pace e la sicurezza nella regione del Maghreb e del Sahel e il cessate il fuoco negoziato dall’ONU nel 1991", ha sottolineato Filip in una dichiarazione al termine di una riunione con l’ambasciatore del Marocco nella Repubblica ceca, signora Hanane Saadi.
La Repubblica ceca ha accolto con favore l'impegno del Marocco a mantenere l'accordo di cessate il fuoco del 1991 sotto l'egida dell'ONU e ha invitato il "polisario" a fare altrettanto. Tale posizione è stato presa da parte del Ministero degli Esteri ceca subito dopo l'intervento marocchino a Guergarat.
La Repubblica ceca ha inoltre affermato di "sostenere la rapida ripresa del dialogo politico sotto gli auspici dell’ONU al fine di trovare una soluzione duratura alla questione del Sahara, nel rispetto dei principi del diritto internazionale".
Il banditismo delle milizie del Polisario provenienti dall'Algeria, attraversando 1500 km, avevano bloccato la strada internazionale tra Marocco e Mauritania situata non lontano dall'Oceano Atlantico dal 20 ottobre al 12 novembre. Dopo aver segnalato il caso all'ONU, il Marocco s'è intervenuto pacificamente per ripristinare la sicurezza e la riapertura della strada senza contratto fisico con le bande che sono ritornate in Algeria.