La lettera della Commissione Ue "è arrivata, è assolutamente normale per noi e gli altri Paesi che l'hanno ricevuta. Ci chiedono chiarimenti su aspetti centrali delle misure" e in particolare terremoto e migranti. Lo dice il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, durante Politics, spiegando che la manovra "sarà mantenuta".
Senza le spese per terremoti e migranti, "il nostro deficit sarebbe meno del 2%, una cifra bassissima", ha detto Padoan. Tornando alle frizioni con la Commissione Ue, Padoan ribadisce che "se l'Europa ignora il problema dei migranti e tollera i muri sì che avrà problemi di sopravvivenza". "La manovra è in ritardo per le novità tecniche: abbiamo una nuova legge di bilancio e il personale del ministero è al lavoro per calarci le misure. Il lavoro è più lungo".
L'Italia deve rispondere ai chiarimenti chiesti dalla Commissione Ue sulle cifre del Dbp "entro giovedì" sera 27 ottobre. E' quanto si legge nella missiva inviata al ministro Padoan dai commissari Dombrovskis e Moscovici. La lettera, oltre all'Italia, è stata inviata anche ad altri sei Paesi: Belgio, Cipro, Spagna, Portogallo, Finlandia e Lituania.
E il premier Matteo Renzi a Porta a Porta ha detto: "Il governo Monti ha deciso la divisione del bilancio in sede Ue, noi diamo 20 miliardi all'Europa e l'Ue ce ne restituisce 12, ma se l'Ungheria o la Slovacchia ci fanno la morale sui migranti e non ci danno una mano e poi vogliono i nostri soldi, nel 2017, quando inizia la discussione sul bilancio, l'Italia sia a fianco del governo che dice 'non ce n'é assolutamente' i soldi noi li mettiamo se ci sono gli oneri anche da parte degli altri Paesi". Il 2017, ha detto il premier, "è un anno chiave: o entro marzo 2017 blocchiamo il flusso dei migranti o non riusciamo a reggere". Renzi definisce "un errore bombardare la Libia, in quel modo non è stata la cosa più intelligente, fu un errore partecipare a quella missione".
"Se l'Ue vuole abbassare le spese per i migranti in Italia - ha detto ancora Renzi commentando l'arrivo della lettera Ue-, noi abbassiamo le spese. Aprano le porte e noi abbassiamo spese, invece della bocca aprano il portafoglio".
"Noi non stiamo sforando, stiamo rispettando le regole - ha spiegato il premier a Porta a Porta -. Il 2017 sarà un anno decisivo. Abbiamo il dibattito sul bilancio europeo e poi c'è il dibattito sulle regole di politica economica. Se l'Italia arriva forte saremo il Paese attrattore perchè gli altri hanno le elezioni e noi possiamo trainare" il cambiamento dell'Europa.