La rappresentanza politica femminile nelle Istituzioni in Italia e' ancora molto lontana dall'essere paritaria. Guardando alle regioni, la mappa dell'Italia è una macchia di leopardo: si passa dalla Campania, dove addirittura il 75% degli assessori è donna, al Molise, governato da soli maschietti. Quando sono nella stanza dei bottoni, le donne si occupano soprattutto di welfare e lavoro. Mentre il consiglio regionale più "rosa" è quello dell'Emilia Romagna, dove le elette raggiungono il 32%, all'incirca come in Parlamento. Decisamente peggio, invece, nei comuni. Non c'è una città sopra i 300mila abitanti ad avere un sindaco donna E sono solo quattro i capoluoghi di provincia a guida femminile: Alessandria, Ancora, Vercelli e Verbania
A proposito della piena partecipazione delle donne alla vita politica e dei partiti abbiamo voluto intervistare la 25enne, dottoressa Caterina Cerroni, componente della Segreteria Nazionale dei Giovani del Partito Democratico con delega all'Europa e neo consigliera comunale ad Agnone Is, per il gruppo politico di minoranza Nuovo Sogno Agnonese.
Caterina, lei è molto giovane, ma il suo impegno politico è di lunga data e ricopre un ruolo significativo nella segreteria nazionale dei giovani del Partito Democratico, come e' iniziata la sua "carriera" politica?
L'ingresso in Consiglio Comunale, nel maggio 2011, ha rappresentato il momento in cui assumersi la responsabilità dell'impegno politico. Nel 2013 ho ricoperto per la prima volta un ruolo di rappresentanza nei Giovani Democratici come segretario provinciale, diventando poi vicesegretario regionale ed infine membro della segreteria nazionale GD.
Non parlerei però di carriera ma di passione politica. Come volontà , la passione politica nasce sulle note de "La canzone popolare" nella bellissima primavera che nel 2006 porta il centro-sinistra unito al governo dell'Italia. Come dovere, la passione politica l'ho immaginata sempre come condizione necessaria per una buona cittadinanza.
Nell'esecutivo della Giunta Regionale Molise e' evidente l'assenza di donne, manca del necessario equilibrio della rappresentanza di genere nelle istituzioni, lei ha incontrato barriere che ostacolavano e ostacolano la presenza di donne in ruoli-chiave nel mondo politico ed economico?
Sono molte le donne attivamente impegnate nella politica molisana, non è un caso che nell'ultimo congresso regionale del Partito Democratico fossero entrambe donne le candidate alla carica di segretario. Trovo quindi ingiustificata, oltre che sbagliata, l'assenza di donne nella giunta regionale.
Garantire la parità di genere, nell'agire politico come nella rappresentanza istituzionale, deve essere una priorità anche nella nostra regione. I partiti e i cittadini dovrebbero essere capaci di valorizzare tutte le risorse umane della nostra società , siano essi uomini, siano esse donne. L'incapacità di rendere questa frase concreta, anche nella realtà molisana, comporta, a mio avviso, la necessità di una legge elettorale regionale che garantisca la rappresentanza del genere maschile e femminile in modo appunto paritario. L'esigenza di una legge per ottenere parità è un segnale tanto brutto da farci capire quanto sia importante lavorare ed incidere sulla cultura con la quale ci rapportiamo a più di metà della popolazione mondiale, le donne.
Io non so ancora se sono riuscita a dimostrare che non sono troppo giovane o troppo femmina per fare politica. Rispetto agli ostacoli, che sono convinta ci siano, trovo più bello parlare di come la parità si costruisce: quest'anno, per la prima volta, abbiamo valorizzato tante ragazze nella segreteria nazionale dei Giovani Democratici. Come responsabile Europa dei GD ho avuto modo di vedere come molte organizzazioni aderenti ai Giovani Socialisti Europei valorizzino ampiamente l'impegno delle loro militanti; spesso, in sede europea, si rende necessaria l'applicazione di un principio di parità per rappresentare gli uomini non sufficientemente presenti negli organismi dirigenti.
Perché è importante avere donne in posizione di leadership nel settore politico?
Perché è un diritto e, di più, perché è assurdo che non sia naturale. Come possono le classi dirigenti essere rappresentative della società se escludono una parte della società ? Inoltre, il contributo che ogni persona può portare nel settore pubblico come nella vita è diverso, e la diversità , anche di genere, è un valore.
E perché le donne sono importanti anche nel settore economico?
Anche in ambito economico valorizzare la diversità produce ricchezza.Sul contributo che le donne possono dare alla vita pubblica, ma anche al settore privato, mi torna in mente una citazione di Rita Levi Montalcini: "La donna è stata bloccata per secoli. Quando ha accesso alla cultura è come un'affamata. E il cibo è molto più utile a chi è affamato rispetto a chi è già saturo."
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Perché in molti casi le donne che concorrono per posizioni di leadership hanno la necessità di dimostrare delle caratteristiche maschili?
Vorrei rispondere con una domanda, forse più di una .Forza, determinazione, sicurezza, ambizione sono forse qualità migliori rispetto a sensibilità , comprensione, inclusione, approfondimento? Ma soprattutto: forza, determinazione, sicurezza, ambizione sono davvero caratteristiche maschili?E perché mai sensibilità , comprensione, inclusione, approfondimento dovrebbero considerarsi caratteristiche principalmente femminili?
Quale messaggio lancerebbe alle donne che desiderano entrare in politica?
C'è un grande dono del nostro tempo, si chiama fluidità di genere, basta guardarsi intorno: i maschi sono sempre meno maschi, le femmine sempre meno femmine. Accettiamo questo regalo per riscoprirci semplicemente persone. Potremo finalmente sentirci tutti, nella diversità , un po' più liberi e un po' più uguali.
E quali consigli darebbe loro?
Tenacia, giustizia, responsabilità , onestà , sono dei bellissimi sostantivi femminili. Consiglierei a tutti di provare a riempirli di senso con la politica.
Alle donne, e a me, consiglio di aggiungere, a queste, due parole forse tra loro in contraddizione: prudenza e audacia. Spero che imparino a bilanciarle meglio di me che ancora faccio pasticci.
Sarebbe importante avere più donne in politica per risolvere meglio i problemi attuali?
Si, è importante avere più donne in politica per risolvere i problemi attuali. È poi fondamentale avere più politica per risolvere i problemi delle donne: divario salariale, maternità , disparità delle opportunità , tassazione dei prodotti igienici femminili.
Quali le politiche di genere perseguite nel quinquennio dall'amministrazione Carosella presso il Comune di Agnone di cui lei era consigliera?
Sono felice di essere stata una delle tre donne elette in Consiglio Comunale nella lista di Nuovo Sogno Agnonese pur in assenza del sistema di doppia preferenza. Nel quinquennio dell'Amministrazione Carosella è stata garantita, come è naturale che sia, la rappresentanza femminile nei lavori della Giunta e delle Commissioni consiliari. Nel 2013, con l'Amministrazione Carosella, la comunità agnonese ha inaugurato l'asilo nido intercomunale "Ape maia". Ogni anno la struttura ospita circa 30 bambini dai tre mesi ai tre anni di vita.L'apertura, finalmente, di un asilo nido, insieme all'istituzione del servizio "Tagesmutter" di assistenza infantile anche negli orari pomeridiani e nella mattinata del sabato, ha rappresentato una risposta importante alle esigenze delle famiglie e delle mamme del nostro territorio. Non posso non citare, infine, l'adesione e il supporto alle attività dell'Associazione Nazionale D.i.Re Donne in rete contro la violenza.
Grazie dottoressa Cerroni e buon lavoro