Marina Lorenzi torna a teatro in cartellone al Ghione di Roma, nel testo Così e’ se vi pare , con la regia di Francesco Giuffre’ . Con lei dal 28 novembre il collega (nonché suo marito nella vita vera ) Riccardo Polizzy Carbonelli
Marina come vivi questo ritorno a teatro accanto a Riccardo ?
Un'emozione!
Dopo tanti anni, ritrovarci su un palco insieme, è un progetto che si realizza. Come ti approcci al ruolo e allo spettacolo ? Ancora è in una fase di Analisi:capire cosa accade veramente e cosa sente veramente il Personaggio. La fase successiva sarà calarsi in quella realtà e farla vivere.
Ti mancava un impegno a teatro così corposo e impegnativo ?
Il Testo ed il Ruolo non sono facili da realizzare.
Pieno di "sfaccettature"... e cose non dette. Sarà una sfida senz'altro.
Con tre aggettivi come ti definiresti come attrice ?
Istintiva, Introspettiva, Autoironica.
Quali sono le caratteristiche attuali del teatro italiano e come sono cambiati i gusti del pubblico?
Il Teatro avrebbe bisogno di essere più sostenuto, oggi più di ieri, perché c'è assolutamente necessità di Cultura, in un mondo barbaro dove la Bellezza, l'Approfondimento e l'Empatia, mancano. E i gusti, di conseguenza, sono cambiati con la velocità e l'approssimazione.
Come attrice ti piacerebbe misurarti anche con le fiction o il cinema?
Certamente, non dispero che arrivi il Ruolo giusto che calzerà come un guanto.
Come descriveresti la sintonia e l’alchimia sul palco tra te e Riccardo?
E' una danza in cui, anche se siamo ballerini diversi, troviamo il ritmo e i passi giusti per ballare qualsiasi musica.