Ieri nell'aula del Senato il Pd era orientato a presentare l'emendamento canguro proposto da Marcucci, ossia prassi parlamentare che consente di votare gli emendamenti accorpando quelli in tutto simili e quelli di contenuto analogo. (Una volta approvato o bocciato il primo emendamento, risultano decaduti tutti gli altri.)
Così il capogruppo della Lega in Senato, Gianmarco Centinaio, ha ritirato ufficialmente, in aula, 4.500 emendamenti alle unioni civili, ed ha "sfidato" il Pd a ritirare l'emendamento di Marcucci. Renato Schifani di Ap, ha biasimato la scelta del Governo di presentare l'emendamento canguro di Marucci e ha chiesto al presidente Grasso di "convocare la Giunta per il Regolamento che valuti la ammissibilità di questo emendamento che blocca ogni votazione in senso confermativo rispetto al testo iniziale. Richiesta appoggiata da Paolo Romani a nome di Forza Italia, dal canto suo Il capogruppo del Pd Luigi Zandaha annunciato che il suo partito non avrebbe ritirato l'emendamento canguro di Marcucci .
Il senatore del M5S Alberto Airola intervenendo poco dopo ha detto: "Non me la sento di costringere il mio gruppo a votare l'emendamento "canguro" di Marcucci" e ha chiesto di "andare avanti. Noi ci siamo: votiamola con 500 emendamenti a voto palese questa legge. Se davvero la legge si affosserà per colpa nostra, me ne assumerò la responsabilità ".
E’ arrivata infine la replica del primo firmatario dell'emendamento, il senatore Pd Andrea Marcucci: "Il M5s si assume una pesantissima responsabilità " in effetti senza il voto del M 5 Stelle il "canguro", rischia di non passare.
A questo punto L'aula di Palazzo Madama ha votato la sospensione dei lavori per alzata di mano I lavori riprendono oggi.
Dai banchi del Pd si accusa il M5S di essere responsabile di un indiscutibile voltafaccia assoluto che mette a rischio elevatissimo" la legge sulle unioni civili.
Pronta la risposta del M5S con Nunzia Catalfo: "Il M5S ribadisce con forza la necessità e l'urgenza di dare subito al Paese una legge sulle unioni civili. La nostra è una posizione chiara e coerente. I dem non si azzardino a scaricare le responsabilità sul M5S, noi chiediamo che si voti a viso aperto, i nostri voti a questa legge ci sono sempre stati e continueranno ad esserci, ma nel rispetto del dibattito parlamentare". L'importanza del dibattito era ribadito anche dall’affollamento dell’Aula presenti i ministri Stefania Giannini, Andrea Orlando e Roberta Pinotti. Vedremo oggi cosa accadrà .